venerdì 3 febbraio 2012

Cartina o navigatore?

E' il confronto di due generazioni, quella manuale e quella automatica, l'analogica o la digitale.

Io ho sempre sviluppato il senso dell'orientamento, un po' perchè mio padre aveva per casa le cartine del CAI e le prime Kompass, e un po' perchè la cartina ha un fascino indescrivibile.
Così come il film è altrui fantasia indotta mentre il libro sviluppa la tua, la cartina ti fà immaginare una strada, mentre il navigatore ti ci porta.
Certo, il navigatore è comodo.
La cartina però esalta la creatività, consente di scegliere le varianti.
Di comprendere l'altimetria, di immaginare i profili delle montagne.
Puoi prendere a riferimento un fiume, sapere che la vallata che percorrerai ha sviluppo nord-sud, che la ferrovia che incrocerai la devi tenere alla tua destra.
La cartina ti anticipa il magnifico sapore del viaggio, il gusto dei colori, i profumi dietro la curva.
Come saranno quelle pieghe in surplace tra il panino ed il distributore.



E Tu chi sei, cartina o navigatore? Se sei cartina sei uno che adora la propria fantasia, ma potresti essere un navigatore solitario, poco incline a condividere. Se sei navigatore adotti la fantasia altrui, condividi, ma sei poco portato a condurre le danze.

3 commenti:

  1. Io sono cartina, ne ho avuta conferma la notte scorsa.
    Chi è cartina ha senso dell'orientamento, e mentalmente si sà orientare.
    Di notte, nelle lanche del Po, ritrovare l'orientamento è fantastico.

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  2. Sono cartina, come sempre, come quando devo tirare fuori la mia anima dalle melem nelle quali mi infilo.
    Da solo, autonomamente, per il mio imperterrito instinto a fare il buon samaritano.

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  3. Per il mio imperterrito istinto a fare il buon samaritano.

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